C'era una volta un giovane grafico
che frequentava una prestigiosa scuola di design in Giappone.

Ikko era uno studente appassionato e pieno di talento,
ma il corso era costoso e i mezzi a disposizione erano pochi.

Era così povero da non potersi permettere nient’altro
che una squadra e un compasso.

Per questo motivo era sempre oggetto di scherno
da parte dei suoi compagni,che lo ritenevano un grafico mediocre.

Un giorno, la principessa Tangram,
erede al trono del Giappone, bandì un concorso:
tutti i grafici del paese erano invitati a farle un ritratto.

Il più bel progetto avrebbe garantito al suo autore
fama eterna e ricchezza.

Ikko, così come i suoi compagni di corso,
si mise subito al lavoro con entusiasmo.

I suoi compagni utilizzarono macchinari complicatissimi
e computer di ultima generazione.

Spesero un sacco di soldi per realizzare
stampe pregiate e costosissime.

Ikko invece, armato solo dei suoi fidati strumenti,
diede fondo alla sua creatività combinando semplicità e bellezza.

Quando si riunirono per presentare i lavori tutti lo derisero:
“Cos’è quello? Ti sentivi un po’ pigro, eh?
Non assomiglia affatto alla principessa, è un insulto alla sua regalità!”

Ma quando la dolce Tangram vide il lavoro di Ikko,
si fermò, commossa.

“Di chi è quest’opera meravigliosa? Chi è riuscito a comprendere la mia vera essenza?”

Dalla folla una timida mano si alzò: “L’ho fatto io, principessa”

“Da oggi tu sarai il mio ritrattista ufficiale”
e lo invitò a stare nel palazzo reale.

Da quel giorno, Ikko divenne ricco e famoso...

...ma non dimenticò mai i suoi semplici e fidati strumenti,
che tanto lontano l’avevano portato.

FINE.